Passeggiate scientifiche al castello di Brescia


Tutto l’anno passeggiate astronomiche, botaniche, geologiche, zoologiche e meteorologiche.

La visita del castello rientra anche in un più ampio "VISITE DI ISTRUZIONE PER LE SCUOLE NEI DINTORNI DI MOMPIANO (BRESCIA)"


Calendario

Civica Specola Astronomica Cidnea

L’Unione Astrofili Bresciani e il Centro Studi e Ricerche Serafino Zani organizzano dal 2003 delle passeggiate di interesse scientifico al Castello di Brescia, rivolte a bambini e ragazzi, dedicate alla geologia, botanica, astronomia e meteorologia. Il punto in comune di queste attività è lo svolgimento di lezioni all’aperto in un luogo, il giardino del Castello, che offre stupendi panorami e preziosi spunti di interesse scientifico e naturalistico. Le lezioni comprendono in alcuni casi attività osservative ed esperimenti, mediante l’utilizzo di strumenti ottici e giocattoli scientifici. Sono in programma anche delle passeggiate infrasettimanali pubbliche in collaborazione con le Circoscrizioni del Comune di Brescia.

Coloro che sono interessati ad organizzare queste passeggiate possono mettersi in contatto con l’Unione Astrofili Bresciani o il Centro Studi Serafino Zani
(e-mail: osservatorio@serafinozani.it, fax 030/872545, tel. 030/872164).

In Castello hanno anche luogo gli incontri di "Scienza Giovanissimi" per bambini e ragazzi.

Florule di Angelo Ferretti Torricelli. Birdwatching al Castello di Brescia

Passeggiate scientifiche al Castello di Brescia: programma per le scuole di ogni ordine e grado:

Obiettivi:
Le passeggiate scientifiche al Castello di Brescia fanno parte di un programma che interessa anche altri ambienti, quali la Valle di Mompiano e il territorio di Lumezzane. Le attività didattiche a carattere naturalistico e astronomico che hanno già luogo in questi ambienti possono essere abbinate alle passeggiate scientifiche al Castello di Brescia. Il punto in comune di queste attività riguarda lo svolgimento di lezioni pratiche con le scuole, a carattere osservativo, mediante l’utilizzo di lenti, binocoli e microscopi, che in questo programma sono considerate come propedeutiche alle osservazioni in genere con strumenti ottici, telescopi compresi.

Articolazione dell’iniziativa:
Sono previsti due diversi itinerari, uno a carattere naturalistico (geologia, botanica ecc.) e l’altro di interesse astronomico o meteorologico. Ogni itinerario richiede circa 60 minuti. Le scuole interessate possono prenotare uno dei due itinerari o entrambi, anche abbinandoli nel corso della stessa mattina.

Conduttori: operatori degli enti proponenti.
Modalità di prenotazione: c/o Unione Astrofili Bresciani, trav. XII, n. 172, Vill. Sereno, 25125 Brescia, oppure c/o Centro Studi e Ricerche Serafino Zani, via Bosca 24, 25066 Lumezzane (Brescia), tel. 030/872164, fax 030/872545, cell. 348/5648190, e-mail:osservatorio@serafinozani.it.

Note: è disponibile una sintetica descrizione degli aspetti di interesse geologico delle escursioni tra il Castello di Brescia, la Valle di Mompiano e Lumezzane redatta a cura di Paolo Schirolli (Museo di Scienze Naturali) con la collaborazione di Mario Benigna (Centro Astronomico Eureka, Lumezzane) e Renzo Tava (Associazione Asteria). L’articolo è comparso sul numero 31-2003 del periodico “Il Sagittario” che può essere gratuitamente richiesto.

E' inoltre disponibile la descrizione dell'attività di interesse botanico intitolata "Il giardino del professore", pubblicata sul n. 32-2004 del periodico "Il Sagittario" con la collaborazione del Museo di Scienze Naturali e della professoressa Laura Ferretti Torricelli.

Le scuole, i centri estivi, i gruppi di ogni età ed altri enti che si associano all’Unione Astrofili Bresciani, oltre a ricevere per un anno numerosi programmi di divulgazione scientifica, “Il cielo del mese” e il periodico “il Sagittario”, potranno prenotare, in ogni momento dell’anno, lo svolgimento di queste passeggiate con accompagnatore.

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Passeggiate naturalistiche con le classi: riconoscimento di alberi e arbusti tra i viali del Castello
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Alla scoperta della fauna del Castello: nido con uova di merlo.

UN PANORAMA SPETTACOLARE

Dal colle Cidneo, sul quale si erge il Castello di Brescia, è possibile ammirare l’intera cintura collinare che circonda la città. Dal piazzale della locomotiva si può individuare il monte Orfano, che appare isolato sulla sinistra, e la vetta del monte Guglielmo (altitudine 1949 m) verso destra. Questo spettacolare scenario offre preziosi spunti durante le passeggiate di interesse geologico e astronomico (individuazione dei punti solstiziali ed equinoziali del tramonto del Sole) che si organizzano tra le mura del Castello.

Tramonti tra le mura del Castello

METEOROLOGIA

L’ampio panorama che si apre agli occhi dei visitatori del Castello non è solo quello a trecentosessanta gradi dell’orizzonte, ma anche l’altra metà del paesaggio, quel cielo al quale sono dedicate le passeggiate diurne di interesse astronomico e meteorologico. Le formazioni nuvolose, i venti prevalenti, segnalati sul bastione San Marco, le testimonianze di collegamenti satellitari, utile spunto per un più ampio discorso sul telerilevamento, e le tracce dell’antica “via dell’acqua”, sono alcuni degli indizi sulla cui ricerca si sviluppano le lezioni all’aperto di meteorologia.

GEOLOGIA

Gli affioramenti di Medolo presenti nella fortezza cittadina – si tratta di rocce di natura calcarea la cui deposizione risale a circa 190 milioni di anni fa, quando il nostro territorio era sommerso da un tratto di mare chiamato Tetide - permettono lo svolgimento di attività didattiche direttamente sugli strati rocciosi, a cominciare dalla misura della loro orientazione nello spazio attraverso la bussola da geologo, per proseguire con l’attenta osservazione macroscopica delle strutture sedimentarie e dei resti fossili di ammoniti, aiutati anche da una lente d’ingrandimento.

ASTRONOMIA E BOTANICA

La Specola Astronomica Cidnea “Angelo Ferretti Torricelli” è il primo Osservatorio astronomico italiano realizzato per il pubblico. L’Osservatorio del Castello è nato nel 1953 e da allora ne sono stati aperti numerosi altri in tutta Italia, come l’Osservatorio Serafino Zani di Lumezzane con il quale la Specola collabora. L’Osservatorio comunale continua ad essere aperto al pubblico ogni venerdì sera, con inizio alle ore 21 (prenotazioni al Museo di scienze naturali del quale fa parte; chiamare il numero 030/2978672). Questi appuntamenti settimanali continuano idealmente i “venerdì di casa Ferretti”, quando nell’immediato dopoguerra gli ex-allievi del professor Ferretti Torricelli si ritrovavano settimanalmente, insieme ad altri amici, per discutere di astronomia, fisica, matematica e botanica. Le passeggiate naturalistiche al Castello sono infatti dedicate a ricordo del giardino di flora Prealpina e delle flòrule (mini erbari formato cartolina), ideate dal professor Angelo Ferretti Torricelli, e si concludono con le osservazioni al microscopio dei campioni botanici raccolti durante il percorso.

Informazioni sul Castello di Brescia

Calendario delle attività al Castello di Brescia

Una proposta per le classi, gli insegnanti e i genitori delle scuole di ogni ordine e grado

CON L’ISCRIZIONE ALL’UNIONE ASTROFILI BRESCIANI UNA VISITA DI ISTRUZIONE IN DONO.

“Laboratorio didattico di microscopia” e “I giocattoli di Einstein” (esperimenti di fisica divertente) presso il Museo di scienze naturali di Brescia. E’ inoltre possibile abbinare a queste attività la “caccia al tesoro” tra il parco e le sale del Museo ed altre iniziative didattiche.

Passeggiate scientifiche al Castello di Brescia, dedicate all’astronomia, alla meteorologia, alla geologia e alla botanica. Anche in questo caso è possibile abbinare una “caccia al tesoro”. Giorno e orario a scelta.

Le classi iscritte all’U.A.B. ricevono inoltre 10 riproduzioni di antiche stampe astronomiche, i programmi delle attività pubbliche per un anno (oltre 100 appuntamenti!) e ottengono condizioni favorevoli per le visite di istruzione a Lumezzane (Planetario e Osservatorio Serafino Zani).

UNIONE ASTROFILI BRESCIANI

Sede legale e recapito postale: Iscrizioni

La quota annua può essere versata sul conto corrente postale n. 12601258 intestato all’UAB. ISCRIZIONI

Presso il Castello di Brescia sono in programma degli incontri per bambini e ragazzi del ciclo “Scienza Giovanissimi” e delle passeggiate scientifiche per persone di tutte le età, compresi gli anziani. L’appuntamento è all’ingresso del Castello. L’iniziativa è a cura dell’Unione Astrofili Bresciani e del Centro Studi e Ricerche Serafino Zani.

Le passeggiate scientifiche al Castello sono state organizzate in collaborazione con la Prima, Seconda, Terza, Sesta, Settima e Ottava Circoscrizione del Comune di Brescia. Si tratta di passeggiate di interesse botanico, geologico, meteorologico e astronomico aperte a tutti, in particolare ai giovanissimi e alle loro famiglie.

Il giardino del professore

Alcune delle passeggiate di interesse botanico tra i viali del Castello, in particolare attorno al bastione San Marco, si concludono con la realizzazione di mini-erbari, a ricordo delle flòrule ideate dal professor Ferretti Torricelli e le osservazioni al microscopio di alcuni campioni vegetali raccolti durante il percorso.

Queste passeggiate possono avere luogo anche per le scuole e i gruppi organizzati.

Una delle flòrule preparate dal prof. Angelo Ferretti Torricelli della serie "Flora dell'Eridio o lago d'Idro". Questo minierbario contiene: Aquilegia einseleana (in alto); Galeopsis ladanum (in basso a sinistra); Potamogeton perfoliata (in basso a destra).

Flora e flòrule

Molti anni fa – quasi un secolo – a Pavia, un giovane innamorato della Natura passeggiava nelle prime ore del giorno lungo le rive del Ticino o ai margini dei campi a caccia di “scoperte” botaniche: dallo sbocciare dei papaveri al librarsi del polline dalle pendule antere delle graminacee, dalle piante di trifoglio mutanti in quadrifogli ai frutti “esplosivi” delle enotere…

Tutto era insieme scoperta e gioia, pur se accompagnato da un lieve senso di colpa: la scrupolosa coscienza del giovane Angelo Ferretti Torricelli, studente del Collegio Borromeo, gli suggeriva il dovere di dedicarsi alla fisica e alla matematica, non alla botanica, che non faceva parte del suo corso di studi.

Negli anni successivi alla laurea, fisica e matematica ebbero la dovuta attenzione, coltivate nell’insegnamento; ma lo studente divenuto insegnante mantenne inalterato l’amore per fiori e piante, accompagnato da molteplici altre passioni, fra queste la storia della scienza e pur quella della sua amata Brescia…Dominante fra tutte la passione per le stelle, perfettamente complementare a quella per i fiori: la luce del Sole per questi, l’oscurità notturna per gli astri del cielo.

Fiori e stelle gli davano grande gioia e la gioia – si sa – è più bella e completa se è condivisa: e allora perché non cercare di condividerla con quante più persone possibile?

Nasce così, all’inizio degli Anni Cinquanta, il progetto della Specola Cidnea e nasci quasi contemporaneamente l’idea della “mostra” permanente di flora prealpina: all’interno del parco del Castello, dove in quegli anni era ospitato il Museo di Storia naturale, una o due strisce di terreno dovranno alloggiare piante della flora nostrana.

Nello stesso tempo si sviluppa l’idea delle “florule campionarie” intese come mini-erbari formato cartolina, pieghevoli a tre ante, nei quali a una breve descrizione si accompagnano l’elenco delle specie coltivate in Castello e campioni essicati di tre-quattro di esse. L’elenco si è arricchito di qualche notazione: la famiglia botanica della specie, poche parole di commento, il nome comune e quello dialettale (quando esistono). Alcune sigle servono per indicare caratteri morfologici e ambientali: forma e colore del fiore, substrato calcareo o siliceo, rocce o boschi o pascoli, montagna o pianura…

Le piante scelte sia per la mostra sia per gli erbarietti sono piante spontanee comuni, quelle stesse che si possono trovare nel corso di una qualsiasi passeggiata e spesso non vengono neppure notate. Ma il trovarle in un apposito giardinetto corredate di un cartellino che ne indica il nome e qualche caratteristica, può invitare ad una maggiore attenzione, può invogliare a saperne di più, a seguire le fasi stagionali delle piante, ad apprezzarle…E ogni passeggiata diventa molto più godibile.

Non passa molto tempo e ci si accorge che la provincia bresciana, così varia nel paesaggio e negli ambienti, è troppo ricca di flora perché la sola coltivazione di uno scampolo di terra in Castello basti ad illustrarla: si allarga allora il campo delle florule. Alla prima serie ne seguono altre, dedicate più genericamente ai colli di Brescia; poi nasceranno 8con il testo di Nino Arietti) quelle che offrono esemplari della ricca, varia e complessa flora del Monte Maddalena; infine è proposta la flora dell’Eridio – Lago d’Idro – altrettanto ricca e varia.

Le piante del giardino del Castello sono sparite ormai da molto tempo (troppe difficoltà pratiche per mantenerle in vita!); purtroppo anche molte specie elencate nelle flòrule, che pure erano state scelte fra le più facili a trovarsi, sono ormai introvabili là dove crescevano spontaneamente, a causa delle mutate condizioni ambientali.

Altre piante sanno bene adattarsi alle mutevoli esigenze dell’ambiente. Certo, molte fra queste sono considerate “erbacce”, sia per il loro aspetto non sempre decorativo sia per la loro invadenza che minaccia orti e giardini, però le strategie che essere utilizzano per sopravvivere sono spesso sorprendenti e ripagano l’osservatore dell’attenzione loro dedicata.

Inutile precisare che agli occhi dell’ideatore delle flòrule, così come di tutti gli appassionati cultori di scienze naturali, non esistono “erbacce”…e in ogni caso è utile conoscerne quante più è possibile: potrebbero anche essere buone da mangiare!

Laura Ferretti Torricelli

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