Gli astrofili sanno molto bene che ormai è
difficilissimo trovare un cielo ragionevolmente buio.
Nessuno sembra accorgersi che il cielo stellato è
una componente essenziale del paesaggio, non diversamente da una
foresta, da un lago, da una montagna.
Da studi effettuati in tutto il mondo da Astronomi e Astrofili, è emerso
che una frazione rilevante dell’energia elettrica impiegata per il
funzionamento degli impianti di illuminazione esterna (almeno il 30-35%)
viene utilizzata per illuminare direttamente il cielo.
CieloBuio di concerto
con l'Unione Astrofili Italiani e l'International Dark Sky Association
Italia, è particolarmente impegnato e coinvolto attraverso i suoi
tecnici ed esperti, nello studio di questo fenomeno e
nell’individuazione dei mezzi per limitarlo.
( Globe, 27 November 2000)
I dati raccolti
fino ad oggi (sicuramente incompleti ma approssimati per difetto)
confermano in modo drammatico e preoccupante che, solo in Italia,
ogni anno vengono dilapidati circa 206 milioni di Euro per difetti di progettazione, di realizzazione o gestione degli impianti di illuminazione esterna, ovvero per l’uso di
corpi illuminanti che risultano eccessivamente disperdenti, tipico
esempio molto diffuso i lampioni a sfera. |
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Dal 30.maggio.2000 è entrata ufficialmente in vigore la legge
regionale della Lombardia n. 17 (“Misure urgenti in tema di
risparmio energetico ad uso illuminazione esterna e lotta all'inquinamento
luminoso")
Essa consiste nel:
-
Contenimento del
consumo energetico derivante dall’illuminazione esterna notturna;
-
Miglioramento
dell’illuminazione pubblica e privata, secondo i principi di reale
fruizione e là dove serve effettivamente ai cittadini;
-
Limitazione dell’impatto ambientale e protezione
del cielo notturno;
Il cielo stellato, al pari di tutte le altre bellezze della natura, è un
patrimonio che deve essere tutelato nel nostro interesse e in quello dei
nostri discendenti.
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In un futuro non lontano la luce artificiale potrebbe
nascondere del tutto agli occhi dei nostri figli la parte di universo in
cui ci troviamo. Infatti l'inquinamento luminoso sta crescendo in modo
esponenziale, e con esso la luminosità del cielo. Dagli anni settanta ad
oggi la luminosità artificiale del cielo è più che quadruplicata. In una
città come Brescia oggi si osservano circa un centinaio di stelle,
laddove le stelle visibili ad occhio nudo sono alcune migliaia, e la Via
Lattea è già pressoché invisibile, da studi effettuati e statistiche è
emerso che l’inquinamento luminoso aumenta inesorabilmente e se non si
riduce al più presto, nel 2025 in Italia non sarà più visibile la Via
Lattea. |
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L’inquinamento luminoso avanza.
Non aspettiamo
ma, impegniamoci subito ed in prima persona, per recuperare un bene dal valore
inestimabile che non abbiamo il diritto di distruggere ma il dovere di
conservare.
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