La prima immagine deep-sky
ripresa con il nuovo CCD |
M 16 e' un giovane
ammasso aperto (in alto a destra) inserito in
una nebulosa brillante (IC 4703). Facilmente
visibile, anche se per le nostre latitudini
passa in meridiano abbastanza basso, ma è composto
da stelle luminose e quindi anche con un modesto
telescopio lo si può vedere.
La particolarità di questa immagine è la nebulosa
oscura centrale che assomiglia ad un'aquila
che tiene tra gli artigli un "telefonino!",
da questo il suo nome "Nebulosa aquila"
Il nuovo CCD con le sue dimensioni raddoppiate
rispetto al precedente ha permesso di riprendere
l'intera nebulosa.
Distanza dell'oggetto: 8.000 a.l.
Dimensioni: 35 x 28 primi d'arco. Diametro reale
: 18 a.l.
L'immagine e stata ottenuta dalla somma di 30
riprese da 30 secondi ciascuna, elaborate con
semplice stretching logaritmico e montate da
Gianpaolo PIZZETTI. Colorato in LRGB.
L'oggetto
era stato ripreso anche nel 1999. Per vederlo
clicca .
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